New York Times

Corno d'Africa: la fame torna a mietere vittime

La siccità si abbatte sul corno d'Africa, i raccolti sono nulli e la carestia spinge migliaia di affamati oltre confine, dove sono accolti nei campi profughi di Etiopia e Kenya.
L'instabilità politica e militare della Somalia meridionale contribuisce a peggiorare la situazione: i ribelli integralisti impediscono agli aiuti internazionali l'ingresso nelle zone colpite da siccità e trattengono la popolazione impedendogli di migrare.

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Afghanistan: si distrugge casa dopo casa, villaggio dopo villaggio

Molte aree sotto il controllo NATO sono ancora insicure e disseminate di ordigni artigianali che le bande talebane spargono su tutto il territorio: lungo le strade, in prossimità di edifici abbandonati o all'interno di singole abitazioni.
L'unica soluzione per le forze armate occidentali è quella di demolire ogni edificio sospetto; talvota si radono al suolo interi villaggi e le famiglie ricevono un compenso per la distruzione della propria abitazione.

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Supermercati francesi invasi da prodotti Halal

Fino a qualche hanno fa i mussulmani residenti in Francia potevano rifornirsi di carne e cibi Halal (ossia conformi ai precetti del corano) solamente in piccoli e sparuti negozietti perifierici, quasi sempre condotti da altri mussulmani.
Oggi, alla luce del fortissimo incremento della presenza mussulmana, i principali supermercati hanno dedicato intere isole dei loro punti vendita a prodotti Halal e sono addirittura sorte catene di supermercati completamente dedicate a tali prodotti.
Inutile dire che le polemiche al riguardo impazzano.

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Iraq: la guerra è finita

Obama annuncia la fine della guerra in Iraq (almeno di quella combattuta).

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Afghanistan: elezioni presidenziali

Il retroscena delle elezioni presidenziali in Afghanistan è dei più tristi: signori della guerra, trafficanti, leader a vario livello di questo o quel gruppo ribelle spuntano numerosi tra le fila dei sostenitori del presidente uscente, e nuovamente candidato, Karzai.
Il maggiore degli scandali è forse quello riguardante l'ex-ministro della difesa, ora candidato alla carica di vicepresidente, Muhammad Qasim Fahim, sospettato di dirigere un vasto business di traffico di stupefacenti.

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