Una donna italiana, affetta da una grave e rara malattia, ha dato alla luce un bambino, nato prematuro ma sano.
La malattia, che colpisce una persona su un milione, consiste nella mancanza di un enzima, cosa che genera l'accumulo eccessivo di grassi nel sangue.
Con le moderne cure, la medicina è in grado di prolungare la vita di questi pazienti; ma, secondo la letteratura scientifica, portare a termine una gravidanza in queste condizioni è un caso davvero straordinario, tanto che ne sono documentati appena 4 in tutto il mondo.

E' ancora impresso nella memoria di molti di noi il filmato pubblicato su "Google Video" in cui degli studenti torinesi scherniscono un ragazzo affetto da sindrome di down.
Allo spiacevole episodio è seguita una inchiesta delle autorità italiane; tuttavia il procedimento rischia lo stallo a causa degli impedimenti posti dall'amministrazione Google che, alla luce dei propri protocolli interni, non può fornire i dati richiesti dalle autorità.
Ne scaturisce una interessante querelle in materia di diritto informatico.

Si può prevedere l'arrivo di un terremoto studiando il comportamento delle nuvole? Secondo due geofisici cinesi, sì. Guangmeng Guo e Bin Wang, della Nanyang Normal University di Henan, hanno studiato per anni le formazioni nuvolose dell'Iran e l'arrivo di forti terremoti in quell'area, che è una delle più critiche al mondo in fatto di sismicità, e sostengono di aver trovato una relazione fra i due fenomeni fisici.

Il governo indiano ha varato un ambizioso progetto di istruzione pubblica facendo realizzare un computer a costi bassissimi (si parla di un prezzo di mercato di soli 10 dollari) per facilitare la penetrazione dell'informatica e soprattutto di internet anche nelle regioni più povere e culturalmente arretrate del paese. In India, infatti, l'istruzione, a fronte di una popolazione dall'età media molto bassa, è ancora un lusso che pochi possono permettersi; lo studio on line potrebbe essere una soluzione economicamente sostenibile per una fascia più ampia di popolazione.

Il quotidiano inglese Telegraph ha diffuso la notizia dell'esistenza di una medusa, la Turritopsis nutricula, di dimensioni molto ridotte (qualche millimetro), capace di arrestare e poi invertire il proprio ciclo biologico, tornando allo stato "giovanile" per poi invecchiare nuovamente. Ciò, allo stato attuale delle conoscenze, le permetterebbe una vita virtualmente infinita, e si tratterebbe di un caso unico nel regno animale.
La scoperta, in realtà, non è nuova ma risale al 1996, ed è documentata in uno studio dell'Università di Lecce guidato dal Prof. Piraino.